Lettera scritta all'amico Andrea Quercioli  poco prima della Seconda Ronde intorno i primi di Marzo...

 

Ciao Andrea noi non ci conosciamo ma è come se ci conoscessimo, ho letto la tua bellissima lettera dal sito di Fornino Racing e mi ha commosso. Io sono un elbano innamorato del Nostro Rally ho sicuramente piu' anni di te da quello che leggo ma le stesse sensazioni. Mi ricordo che fin da ragazzino seguivo le gesta di Munari, Trombotto, Warmbold, Ragnotti, Nicolas, Alen, Blomqvist e del grandissimo Rohrl che mi ha lasciato un ricordo indelebile di cosa era capace di fare con la sua Ascona dell'Eurohandlerteam e come ben sai non ne ho menzionato la maggior parte. Durante la prima ronde del novembre scorso mi sono recato alla prova del Monumento e pensavo tra me "ci saro' solo io e qualche altro nostalgico che non ha nient'altro da fare, ci rivedremo come al solito con altri personaggi che ci diamo appuntamento da quasi 40 anni sulle prove dell'Elba ormai con i capelli bianchi ma che siamo sempre li magari con la scusa di portare il figlio o magari passavo di qua..... E poi per incanto spariscono non li vedo piu' per il resto dell'anno".......Questi personaggi, ed io lo saro' per loro, io li chiamo singolarmente "uno dei nostri" cioè facenti parte di persone innamorate piu' che appassionate del nostro Rally che lo hanno sempre seguito, che non l'hanno mai abbandonato che l'hanno avuto sempre dentro il cuore come me. Bene torrnando al Monumento piu' mi avvicinavo al punto dove andavo di solito piu' la folla si la folla aumentava, nella curva dove dovevo arrivare era addirittura straripante tanto che i commissari non riuscivano a controllarla, vedevo ragazzi giovani che sicuramente non conoscevano l'Elba d'oro ma con tanto entusiasmo, vedevo famiglie,mariti mogli e figli piccole sulle spalle, vedevo persone anziane equipaggiate di luci ed elenco iscritti e naturalmente rivedevo tanti dei "nostri". Un entusiasmo senza fine che mi ha gratificato e mi ha fatto pensare che forse non è tutto perduto, che forse il rally puo' tornare dove è nato, nell'Isola dei Rallies. Vorrei considerare anche te "uno dei nostri" se non ti dispiace perchè è nel tuo DNA. Io sabato prossimo saro' ancora li al tornantino di Rio Elba e ti salutero' con affetto al tuo passaggio.

Ciao

Luigi Paoletti


Ecco questo è quanto.
 

Un'ultima cosa: un ricordo per il mio povero babbo morto recentemente per un male incurabile
anche lui "uno dei nostri" appassionato del Nostro Rally.

Ciao a tutti e scusatemi se ho indegnamente occupato questo spazio.
Viva il Rally dell'Elba

Luigi Paoletti
zebra60@tiscali.it
 

 

Un forte ringraziamento a Luigi Paoletti per avere esteso a tutti noi la sua lettera dedicata ad Andrea Quercioli...

 

Vincenzo.

 

 

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